Anche a Catanzaro arriva la vera fibra ottica
Grazie a Open Fiber è possibile sottoscrivere l’offerta Tiscali Ultrainternet Fibra
La copertura della fibra FTTH (Fiber To The Home, la fibra arriva direttamente in casa) in Calabria da parte di Open Fiber non conosce soste. Nel capoluogo calabrese sono già oltre 5.000 le unità immobiliari nelle quali si può già navigare alla velocità di 1 Gigabit per secondo.
L’offerta Tiscali Ultrainternet Fibra è già sottoscrivibile nei rioni San Leonardo, Tribunale, Stadio, Ospedale e Pontepiccolo. Al termine del cablaggio dell’intera città, secondo Open Fiber verranno raggiunte circa 29.000 tra case, negozi e uffici.
I fondi stanziati per la Città delle Aquile sono 10 milioni di euro. Open Fiber a Catanzaro sta stendendo ben 17.000 km di fibra ottica per realizzare una infrastruttura che abiliti una connessione sicura, ultraveloce e a prova di futuro.
Ovvio sottolineare che l’azienda, anche in questi giorni di emergenza nazionale, sta lavorando conformemente alle disposizioni dei vari DPCM che si sono susseguiti nel corso degli ultimi giorni, nel più scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza che tutelano cittadini, utenti e chi opera sul campo.
Catanzaro (conosciuta anche come “città del vento” perché viene sempre battuta dai venti del mar Ionio) è una città ricchissima di monumenti e siti archeologici, risalenti alle sue origini come colonia greca e, in tempi più recenti, al periodo bizantino e normanno.
Avendo poco tempo per visitare la città, è fortemente consigliato partire dal Parco della Biodiversità Mediterranea, uno splendido parco curato dalla scuola agraria che presenta ben 20.000 specie di piante da siepi, 2000 piante d’alto fusto, 200 specie arboree e 100 specie di piante acquatiche.
La sua estensione copre ben 610.000 metri quadri e include anche il Museo Storico Militare, un parco giochi di 3500 metri quadri, un teatro da 700 posti e molto altro. E l’ingresso è gratis.
Interessante anche il MARCA (Museo delle Arti a Catanzaro), contenente diverse collezioni di artisti calabresi di importanza nazionale come Mimmo Rotella, Andrea Cefali e Jerace, uno scultore noto per aver eseguito dei bassorilievi dell’Altare della Patria a Roma.
Tra gli edifici religiosi, imperdibile la Basilica Minore di Maria SS Immacolata, costruita nel 1254 in stile neoclassico, ampliata nel corso dei secoli, che presenta notevoli influenze barocche.
Per gustarsi il mare è d’obbligo spostarsi a Soverato, la località balneare dei catanzaresi, con sabbie fini e fondali bassi. D’estate si tengono diversi concerti ed eventi, tra i quali il Magna Grecia Film Festival.
E per quanto riguarda il cibo? L’offerta è ricca e sostanziosa. Tra i primi citiamo gli Scilatelli (maccheroni) con sugo di capra, una pasta che può essere condita non solo dal classico pecorino, ma anche, e soprattutto da ricotta salata.
Non può mancare la pasta condita col sugo di nduja (carne macinata, carote, patate bollite, peperoni, olio EVO, aglio, cipolla, sale e pecorino). Il piatto più tipico, però è il morzheddu, servito nella pitta, un pane di origini greche/mediorientali. Il contenuto è dato dalle interiora del vitello, da peperoncini piccanti (immancabili nella cucina calabrese), sale, origano, alloro e vino rosso.
Tipici sono anche i “vermituri”, ovvero lumache di terra fatte al sugo e (ovviamente) peperoncino.
La granita di mandorle con la brioche, squisita, è comune qui come in Sicilia. Rinomati sono anche i “monaceddi”, uova sode farcite di cacao e fritte.