Bonus bollette 2023, cosa è e a chi si rivolge
Ecco in cosa consistono gli aiuti dello Stato nei confronti di chi ha difficoltà a pagare le bollette di luce e gas

Guerra in Ucraina, aumenti delle materie prime, inflazione: sono gli esplosivi ingredienti che da mesi stanno incidendo pesantemente sulle tasche degli italiani. Alcuni nuclei familiari hanno difficoltà molto pesanti per far fronte ai più elementari adempimenti quotidiani, che siano rappresentati dalla spesa alimentare, sanitaria o dalle bollette.
Lo Stato è venuto incontro a questi cittadini accordando diversi tipi di agevolazioni. Una di queste è costituita dalla rateizzazione delle bollette in 10 mesi e senza interessi, tema che abbiamo già affrontato in un precedente articolo. Ma ci sono anche i bonus sociali, aggiornati al 2023. Ecco di cosa si tratta.
Cosa sono i bonus sociali? A chi si rivolgono?
Quella delle bollette rateizzabili non è che l’ultima novità, in ordine di tempo. Già da diversi anni, però, sono in vigore altri tipi di agevolazioni che prendono il nome di bonus sociali, o bonus bollette.
In pratica, i nuclei familiari al di sotto di un determinato ISEE hanno diritto a tariffe scontate, stabilite dall’ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), sulle utenze di luce, gas e acqua.
L’ISEE (o “Indicatore di Situazione Economica Equivalente”) è un tipo di certificazione presente dal 1998 che serve per valutare la situazione economica di una famiglia, al fine di garantire determinate agevolazioni ai servizi sanitari e sociali.
Ad esempio, per pagare meno tasse universitarie, per mettere i propri figli in un asilo pubblico, per essere inseriti nelle graduatorie per l’edilizia popolare, o per ottenere il Reddito di Cittadinanza.
Per ottenere l’ISEE è indispensabile avere lo SPID, in modo tale da accedere al sito dell’INPS e compilare in autonomia la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica). Per compilarla servono i dati anagrafici del nucleo familiare e l’elenco dei beni patrimoniali posseduti al 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione della dichiarazione.
La dichiarazione verrà usata dall’INPS, assieme ad altre informazioni rilevate dall’Agenzia delle Entrate, per calcolare l’ISEE.
In alternativa è possibile rivolgersi gratuitamente ai patronati.
Il bonus sociale si rivolge alle famiglie in difficoltà economica, con soggetti in condizione di disagio fisico, o a nuclei familiari numerosi. Il requisito per usufruirne è, come abbiamo detto, che l’INPS abbia calcolato l’importo dell’ISEE. Il decreto Ucraina del 21 marzo 2022 aveva innalzato il suo valore da 8.265 € a 12.000 €, con validità dal 1 aprile al 31 dicembre 2022.
Con questo provvedimento erano aumentati i beneficiari che ne potevano usufruire: la platea era passata da 4 a 5,2 milioni di italiani. A questi si devono aggiungere le famiglie numerose con ISEE entro 20.000 € e chi soffre di patologie gravi e certificate che richiedano apparecchi elettromedicali (bonus luce per disagio fisico).
Bonus bollette, l’aggiornamento del 2023
Con la recente (gennaio 2023) approvazione della legge di Bilancio del Governo Meloni il tetto ISEE è stato ulteriormente innalzato a 15.000 € di reddito annuo, ma solo per i bonus riguardanti energia elettrica e gas.
Un’altra buona notizia è che il bonus viene riconosciuto in automatico da ARERA, proprio sulla base della DSU di cui abbiamo parlato poc’anzi.
Riepilogando, per aver diritto ai bonus si dev’essere in una situazione di disagio economico e:
- si deve avere un ISEE non superiore a 8.250 €, oppure, LIMITATAMENTE ai bonus elettrico e gas, a 15.000 € (solo per il 2023), oppure
- si devono avere almeno 4 figli a carico con ISEE massimo di 20.000 €, oppure
- appartenere a un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza
Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE dev’essere intestatario del contratto di fornitura di energia elettrica o gas o idrica, e la relativa tariffa deve riguardare usi domestici, e nel caso del bonus sociale idrico, per uso domestico residente.
Altro aspetto fondamentale è che ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus per utenza (è il cosiddetto vincolo di unicità), per anno di competenza della Dsu (Dichiarazione Sostitutiva Unica, un documento in cui sono indicati i dati anagrafici, di reddito e patrimoniali di un nucleo familiare) necessaria per presentare l’ISEE.
Quali sono gli importi del bonus sociale?
Per quanto riguarda la bolletta dell’elettricità, gli importi attuali comunicati da ARERA per il primo trimestre 2023 sono pari a:
- 182,70 € per una famiglia con 1 o 2 componenti
- 236,70 € per una famiglia con massimo 4 componenti
- 265,50 € per una famiglia con oltre 4 componenti.
Il bonus gas, invece, si differenzia non solo in base ai componenti della famiglia, ma anche secondo la zona climatica (le zone vanno dalla A, per aree come Lampedusa, alla F, per le zone più a nord come Belluno o Cuneo) e la categoria d’uso (ovvero se il gas si utilizza per acqua calda e cottura, solo per acqua calda, o per cottura e riscaldamento). Gli importi esatti sono ricavabili da un comodo calcolatore presente sul portale di Arera.
Come vengono erogati i bonus sociali luce, gas e acqua?
Semplice: direttamente in bolletta, all’intestatario della fornitura. Se invece la famiglia ha una fornitura condominiale, per quanto riguarda il bonus idrico l’importo verrà riconosciuto una volta l’anno, sempre all’intestatario, tramite assegno circolare. Il bonus gas, invece viene riconosciuto mediante bonifico al componente del nucleo familiare che ha presentato la DSU.
Passare al mercato libero dell’energia…e risparmiare
I bonus di cui abbiamo parlato si applicano sia a chi sta ancora nel mercato tutelato, sia a chi ha già un contratto nel mercato libero dell’energia.
Dal primo gennaio del 2024 tutti dovremo passare al mercato libero per legge. Perché non farlo già oggi? Scegliendo il fornitore giusto si potrà avere un risparmio in bolletta, in certi casi anche consistente.
Nel mercato libero, infatti, di solito si trovano offerte con tariffe migliori rispetto a quelle del mercato tutelato. E se ci si accorge che una tariffa è troppo alta, nessun problema: si può sempre cambiare nuovamente operatore perché non ci sono vincoli.
Ma come si può effettuare questa scelta, se nel mercato ci sono decine di operatori e centinaia di offerte ed è difficile districarsi? La risposta è semplice: ci si rivolge a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti, che permette di confrontare le migliori offerte del mercato e avere un servizio di consulenza personalizzato gratuito.
Il passaggio a un altro fornitore, oltre a essere gratuito, non comporta né l’interruzione della fornitura né la sostituzione del contatore. Cosa aspettate?