Nuovo digitale terrestre, sei errori da NON fare quando si compra un televisore

Dal 2021 cambieranno gli standard televisivi. Se intendi comprare una nuova tv, occhio ad alcune cose

digitale terrestre 6 errori da non fare quando si compra una tv

Nel 2022 tutta Italia passerà al nuovo digitale terrestre. La scelta obbligata sarà tra comprare un nuovo televisore o un altro decoder (come molti avevano fatto anni fa). Se intendi acquistare una nuova tv, occhio a non commettere questi sei errori:

1) Dimenticarsi di comprare una soundbar (o comunque, curare l’aspetto audio)

La tendenza dei produttori, negli ultimi anni, è quella di fabbricare modelli sempre più sottili e quasi (o del tutto) privi di bordo. E così, nella maggior parte dei televisori di questo tipo gli altoparlanti non sono sistemati di fronte allo spettatore, ma verso il basso. In questo modo il suono “rimbalza” verso chi guarda.

Così facendo, la riproduzione dell’audio è molto mediocre, in particolar modo per quanto riguarda i bassi. Il tuo prossimo televisore potrebbe suonare anche peggio di quello che hai adesso, anche se è un modello di punta.  Se la parte audio per te è importante, ti consigliamo di mettere nel budget una soundbar o, idealmente, un sistema di altoparlanti surround.

Le soundbar sono la scelta ideale per chi non ha spazio o non ha soldi per un intero impianto surround. Molto meglio aggiungere una soundbar, anche economica, che rimanere con i soli altoparlantini in dotazione.

Se decidi di acquistarla, controlla che supporti l’ARC (Audio Return Channel, canale audio di ritorno) o l’eARC. E’ uno standard che semplifica notevolmente il collegamento di una soundbar al televisore tramite un cavo HDMI. Il televisore poi manda il segnale della sorgente corretta (che sia un player Blu-ray, una console o altro) alla soundbar.

eARC è la versione successiva di ARC, ed offre una migliore sincronizzazione col labiale e una larghezza di banda più elevata per supportare tecnologie come Dolby Atmos e Dolby TrueHD.

2) Scegliere la tv basandosi sulle dimostrazioni fatte in negozio

Molti di noi si sono fatti convincere un po’ troppo dai televisori accesi che mostravano immagini sfavillanti di paesaggi naturalistici dai colori sgargianti, o di panoramiche notturne di metropoli viste dall’elicottero. Se in negozio si vede così bene, perchè a casa non dovrebbe essere lo stesso? In teoria dovrebbe essere così, ma la pratica è alquanto diversa.

Una cosa da considerare è che alcuni televisori mostrano delle demo create su commissione dai produttori, mentre altri fanno vedere solo un filmato standard, uguale per tutti. Non è sempre ovvio se questi filmati siano a 1080p, o 4K o addirittura HDR. E’ difficile prendere una decisione corretta senza sapere di cosa sia realmente capace il televisore quando si riproduce una fonte di altissima qualità come un Blu-ray UHD.

E poi ci sono le impostazioni. La maggior parte dei televisori ha una modalità demo per l’utilizzo nei negozi, nella quale la maggior parte dei valori è “sparata” al massimo. Colori ultrasaturi, luminosità estrema ed eventualmente anche un aumento artificiale della definizione delle immagini.

Questa cosa viene fatta per mettere in risalto alcuni modelli, ma non fornisce una rappresentazione precisa del modo in cui userai la tv negli anni. Il ragionamento è ancora più valido se devi comprare una tv per usarla con una console o un pc. L’ideale sarebbe vedere il televisore con le impostazioni di default, senza “ritocchi”.

Anche le dimostrazioni fatte in negozio possono essere fuorvianti. Se hai mai visto la pubblicità di una tv in “definizione HDR ultra-alta” avrai già notato alcuni dei trucchi usati dai produttori, che ti fanno immaginare il loro prodotto come se avesse miliardi e miliardi di pixel, mentre tu lo stai guardando su un display molto probabilmente di qualità più modesta.

Fortunatamente gli angoli di visuale non sono interessati da queste osservazioni. Se stai comprando una tv per guardarla con la famiglia o con gli amici, puoi tranquillamente verificare, mettendoti agli estremi sinistro e destro, che si possa vedere bene a prescindere da dove ci si sieda.

Anche il design della tv si può valutare in negozio. La cornice è abbastanza sottile? Il supporto è abbastanza stabile, tanto da non far vacillare lo schermo? E sotto lo schermo si può mettere una soundbar oppure è necessario fissarla a muro?

E poi c’è il modo in cui si interagisce col televisore. Quanto è veloce a rispondere il sistema operativo? Il telecomando è comodo da tenere in mano? La tv si accende rapidamente? Considera che alcuni modelli potrebbero anche avere degli aggiornamenti software migliorativi rispetto a quelli presenti in negozio, che vengono aggiornati raramente.

 

3) Dare retta a un commesso

Le grandi catene dell’elettronica addestrano il loro staff per vendere, non per dare consigli disinteressati. Il loro scopo è far soldi, e spesso faranno il possibile per farti comprare un modello costoso.

Non sempre il personale è informato sui prodotti che vende. La cosa non deve sorprendere: se in un negozio sono presenti da 50 a 100 modelli diversi non si può pretendere di essere esperti in tutti i modelli.

In genere, i commessi che sponsorizzano un determinato brand conoscono molto meglio i loro prodotti rispetto ai commessi generici. E’ ancora più ovvio, in questo caso, che tenderanno a denigrare un prodotto della concorrenza e a dare suggerimenti di parte.

Per avere un’opinione più indipendente, meglio consultare le riviste e i siti di settore.

4) Credere che, spendendo di più, l’immagine è migliore

I migliori tv di fascia economica non sacrificano la qualità dell’immagine. Ci sono alcuni marchi, meno famosi dei “soliti noti”, che hanno sacrificato funzioni come il supporto della risoluzione 8K, processori di immagine avanzatissimi, refresh rate a 120 Hz o porte HDMI 2.1 per concentrarsi proprio sulla qualità, in genere buona, del pannello.

Certo, se vuoi un upscaling migliore, un refresh rate molto alto per avere movimenti più fluidi e porte HDMI di ultima generazione (soprattutto per il gaming) è indispensabile spendere di più.

La qualità dell’immagine è determinata dal tipo di pannello impiegato, dal livello di contrasto, dalla luminosità complessiva e da altri fattori. Molte altre caratteristiche di un televisore non impattano direttamente sulla qualità dell’immagine: per migliorarla davvero, anche avendo un discreto budget, bisogna spendere ancora di più e passare, ad esempio, a un modello OLED (dai colori straordinari, neri profondissimi, ma prezzo ancora ben superiore ai 1000€).

La buona notizia è che se ti serve un televisore con buona qualità dell’immagine giusto per vedere qualche film e serie tv, oltre ai programmi generalisti, non devi spendere un patrimonio per avere funzioni che a stento (o mai) userai.

5) Evitare le Smart TV

L’ultima volta che hai comprato un televisore, probabilmente hai pensato che di un modello “smart” non te ne facevi niente. Un po’ perché il software presente sulle tv di qualche anno fa era lento o frustrante da usare, e un po’ perché ti dava fastidio condividere le tue abitudini su ciò che vedevi con delle aziende.

Oggi però quasi tutti i televisori sono “smart”. Se vuoi le funzioni più all’avanguardia devi necessariamente comprare una tv smart: certo, sul mercato potrebbero ancora esserci modelli più “di base”, ma chi si prenderebbe un dispositivo già obsoleto?

Le funzioni smart si possono anche ignorare, è vero. Ma non lo consigliamo. E poi, la maggior parte dei produttori oggi aggiorna le tv via web. Gli aggiornamenti possono non solo correggere dei bug, ma anche aggiungere funzionalità.

6) Restare in eterno con la vecchia tv per paura di comprarne una non abbastanza aggiornata

Con lo switch-off che avanza, l’acquisto di un nuovo televisore (o perlomeno di un altro decoder che supporti il nuovo standard) sarà presto una necessità per tutti.

Al di là di questa ipotesi, se desideri comprare una tv, fallo. Alcuni consumatori soffrono di una sindrome che li porta ad aspettare di acquistare un dato prodotto perché “tanto l’anno prossimo ne esce uno migliore”.

Nel campo dei televisori, la tecnologia sta indubbiamente avanzando più rapidamente rispetto a quando esistevano i tubi catodici. Questo può portare qualcuno a portare che tecnologie come i MicroLED siano dietro l’angolo. Certo, recentemente Samsung ha presentato un TV MicroLED da 110 pollici, risoluzione 4K. Peccato che il prezzo (130.000 €) non sia ancora alla portata di tutte le tasche…