10 errori da non fare quando si usa un condizionatore

Siete sicuri di non commetterne qualcuno anche voi?

10 errori pompa di calore

Caldo soffocante, umidità alle stelle: cosa fare? La prima cosa che viene in mente è quella di accendere il condizionatore d'aria per avere un po' di sollievo. Ma siete sicuri di saperla usare al meglio?

In questo articolo vi elencheremo 10 errori, piuttosto comuni, che si commettono quando si usa la pompa di calore o altri tipi di condizionatori.

Primo errore: usare un condizionatore dalle dimensioni sbagliate

Siete sicuri di aver fatto un acquisto corretto? La classificazione tipica dei condizionatori viene effettuata in BTU (British Thermal Unit), di solito in una gamma che va da 5000 a 15000.

La regola più comune sarebbe quella di calcolare 200 BTU per ogni metro quadro della stanza da raffrescare, più 600 BTU per ciascuna persona che occupi costantemente la stanza. Alla cifra risultante si dovrebbe aggiungere un ulteriore 10% se nella stanza c'è il soffitto alto, se è esposta a sud etc.

Per una stanza di 20 mq, quindi, in genere sono più che sufficienti 9000 BTU, mentre 12000 sarebbero troppi e comporterebbero uno spreco inutile di corrente.  

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Secondo errore: tenere aperte porte e finestre

I condizionatori funzionano in questo modo: l'unità di condizionamento estrae l'aria calda dalla stanza; l'aria passa su un refrigerante che assorbe il calore dall'aria stessa. L'aria rinfrescata viene riportata dentro la stanza, mentre il calore assorbito viene espulso dalla parte posteriore dell'unità.

Questo è il motivo per cui i modelli da finestra devono essere montati in una finestra chiusa e le unità centrali devono essere posizionate fuori di casa. L'aria "all'interno" e quella "all'esterno" devono essere isolate l'una dall'altra affinchè il condizionamento dell'aria possa funzionare. Se le finestre o le porte sono aperte, il calore che viene espulso tenderà a tornare dentro.

Terzo errore: impostare una temperatura troppo bassa

Al ritorno dal lavoro vi ritrovate una stanza a 32 gradi con aria stagnante. Cosa fate? E' ovvio, la tentazione è quella di impostare il termostato a 18 gradi per rinfrescare l'ambiente più in fretta. Peccato che non sia il modo in cui funziona l'aria condizionata...

Che la stanza sia a 32 o a 20 gradi, il condizionatore "pompa" fuori sempre la stessa quantità di aria fresca. L'impostazione della temperatura dice solo all'unità quando non deve più pompare aria fresca. Cambiare l'impostazione da 21 a 18 gradi non velocizza le cose.

Anzi, le peggiora addirittura, perchè il condizionatore continuerà a funzionare anche dopo aver raggiunto la temperatura ideale. Se la vostra temperatura ideale è di 22 gradi, e lo impostate a 18, non farà altro che funzionare fino a quando la temperatura della stanza raggiungerà i 18 gradi, quando ormai avrete troppo freddo e avrete pure sprecato inutilmente un sacco di energia.

Quindi, impostate il condizionatore alla temperatura ideale e aspettate pazientemente che faccia il suo lavoro.

Quarto errore: uscire dalla stanza e lasciare le bocchette aperte

Se avete un condizionatore da finestra...

Ricordate che questo tipo di condizionatori sono studiati per funzionare in un ambiente di determinate dimensioni? Quelle dimensioni richiedono che le porte siano chiuse.

Ad esempio, la vostra stanza da letto sarà pure di 14 mq, ma se lasciate la porta aperta mentre il condizionatore è in funzione, l'aria fresca uscirà dalla stanza e quella calda entrerà: la macchina sta cercando di rinfrescare sia l'aria interna alla stanza che quella esterna!

Per massimizzare l'efficienza tenete chiuse le porte in tutte le stanze in cui sia presente un condizionatore da finestra. Ciò limiterà a quella stanza la quantità d'aria che dev'essere rinfrescata, e ne velocizzerà il processo.

Se avete una unità centrale...

Se avete un impianto canalizzato avrete anche delle bocchette in ogni stanza. Se tutte le bocchette sono aperte, l'unità centrale cerca di rinfrescare tutte le stanze.

Più spazio dev'essere rinfrescato, maggiore è il tempo necessario per rinfrescare tutto quello spazio. Ciò significa anche che il condizionatore dovrà restare acceso per più tempo, generando sprechi di corrente.

Chiudendo le bocchette, riducete il numero di stanze da rinfrescare e ovviamente la corrente assorbita.

Quinto errore: non far circolare l'aria con una ventola

Molti usano un ventilatore quando non c'è molto caldo, e ricorrono al condizionatore quando la temperatura si fa insopportabile. Molti non sanno, però, che l'efficienza del condizionatore è maggiore quando viene usato assieme a un ventilatore, soprattutto quelli da soffitto.

Sesto errore: non pulire i filtri

Anche se la vostra stanza è pulitissima, le particelle di polvere che galleggiano per aria vengono comunque risucchiate nel condizionatore quando è in funzione. Per impedire che queste particelle provochino problemi, ogni condizionatore è dotato di appositi filtri.

Un filtro pulito è fondamentale per mantenere in perfetta efficienza il condizionatore. Le particelle riducono il flusso dell'aria, facendo sì che il condizionatore debba consumare di più. Un filtro sporco può aumentare la bolletta addirittura del 15%: se il condizionatore è acceso tutto il giorno, tutti i giorni, è opportuno pulire il filtro una volta al mese. Se lo usate di meno, una volta ogni tre mesi.

Settimo errore: non pulire il condizionatore tra una stagione e l'altra

Il costante passaggio da caldo a freddo e viceversa fa sì che la condensa si formi all'interno dei condizionatori, più che altro in quelli da finestra. Di solito la condensa viene scaricata, ma se per caso dovesse accumularsi ci sarebbero problemi di accumuli di batteri e muffe.

E dal momento che i condizionatori soffiano aria in tutto l'ambiente, è chiaro che potrebbero portare a vari problemi di salute.

Questo è il motivo per cui è importante pulire e far vedere a un tecnico il condizionatore a ogni inizio di stagione.

Ottavo errore: non eseguire la manutenzione

La manutenzione periodica non solo estende la vita dell'apparecchio, ma  lo mantiene in piena efficienza e con consumi energetici ottimali.

Non riducetevi all'ultimo momento, quando potrebbe essere già tardi!

Nono errore: ignorare le fonti di calore

Più riuscite a ridurre il caldo presente nella vostra stanza, appartamento o casa e maggiore sarà l'efficienza del vostro condizionatore.

Alcuni consigli: sostituite i vecchi infissi con finestre a doppi vetri; sigillate eventuali punti in cui possono esserci spifferi; coprite le finestre con tende spesse e tenetele chiuse, abbassando le avvolgibili, durante le ore più calde; l'ideale sarebbe fare un cappotto termico all'edificio; il PC genera calore...

Decimo errore: aspettarsi troppo dal condizionatore...

Diciamola tutta, i condizionatori non fanno magie. Anche se seguite i consigli di cui sopra ci possono essere comunque giornate in cui sentite ancora caldo con l'apparecchio acceso.

In media, un condizionatore può abbassare la temperatura di circa 9 gradi rispetto alla temperatura esterna. Non aspettatevi miracoli, quindi, se fuori ci sono 45 gradi!