Tiscali Ultrainternet Fibra è disponibile anche a Cuneo

I servizi in fibra ultra veloce sono sottoscrivibili anche nella cittadina piemontese grazie a Open Fiber. Ecco dove

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Anche nel Capoluogo della Granda arriva la rivoluzione digitale: a Cuneo circa 4500 tra case e uffici dei quartieri Gramsci e Cuneo Nuova sono già serviti dalla nuova infrastruttura in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra arriva fin dentro casa, a scuola, in negozio e in ufficio), eliminando quindi la necessità di dipendere dal vecchio cavo in rame, e raggiungendo una velocità massima di 1 Gigabit per secondo.

L’investimento diretto previsto da Open Fiber supera i 7 milioni di euro e prevede, a regime, di collegare 21mila unità immobiliari. Alla conclusione dei lavori, la nuova rete si svilupperà per circa 115 km su tutto il territorio comunale. Cliccando qui si può verificare la copertura effettiva.

Per quei pochi che ancora non conoscessero i vantaggi della fibra ottica sul rame, possiamo citare la fruizione di servizi come la telemedicina, lo streaming online (soprattutto in alta e altissima definizione 4K), per lo smart working, per l’apprendimento a distanza e molto altro ancora.

Per una gita a Cuneo vi consigliamo di partire con una bella colazione con una brioche allo storico Caffè Arione in Piazza Galimberti. Il locale, aperto quasi un secolo fa (1923), conserva intatta l’atmosfera e il fascino dei tempi andati ed è noto per aver inventato i famosissimi Cuneesi al rhum, deliziosi cioccolatini che oggi sono disponibili anche in altre varianti.

Usciti dalla pasticceria, ci si presenta davanti nella sua maestosità Piazza Galimberti, con i suoi 24.000 mq di estensione che la rendono una delle più vaste d’Italia.

La piazza, intitolata al Comandante partigiano Duccio Galimberti, risale all’epoca napoleonica. E’ considerata il “salotto buono” della città ed è circondata da eleganti edifici in stile neoclassico.

Attraversate la piazza e arrivate in Via Roma, dove troverete subito, sulla sinistra, la Cattedrale di Santa Maria del Bosco, costruita nel XIX secolo sui resti di un’altra chiesa del 1400. La chiesa colpisce per la bella cupola, ristrutturata nel 1835 e per la pala d’altare che raffigura Maria Vergine in trono con bambino tra santi, del 1600.

A circa 400 mt di distanza, sempre percorrendo la Via Roma, si trova il Palazzo della Torre, dei primi anni del 1200. Il monumento è sormontato dalla bellissima Torre Civica, alta 52 metri, dalla cui cima si ammira uno spettacolare panorama della città e delle Alpi.

Girate subito a sinistra e andate in Via Santa Maria: verso la fine troverete il Complesso Monumentale di San Francesco, che comprende un ex convento e una chiesa risalenti al XIII secolo. Nell’edificio è presente il Museo Civico, che raccoglie testimonianze della storia del territorio dalla preistoria sino a oggi. L’ingresso al complesso è gratuito, solo il museo è a pagamento.

Cuneo è una cittadina interessante anche sotto il profilo enogastronomico. Nel suo territorio il protagonista indiscusso è il tartufo, che si raccoglie principalmente nelle colline delle Langhe, del Monferrato e del Roero e accompagna in un indissolubile connubio pappardelle, tagliolini, agnolotti e gli gnocchi alla bava con panna e tartufo. Assieme al tartufo ci sono anche i funghi, soprattutto (ma non solo) i pregiati porcini.

Gli gnocchi vengono conditi con il Castelmagno, uno squisito formaggio erborinato DOP, marchio riconosciuto anche ad altri quattro formaggi come la Toma Piemontese, il Bra, il Murazzano e il Raschera.

Un’altra protagonista della tavola cuneese è senza dubbio la castagna, che si usa per preparare il castagnaccio e i marron glacé.

I piatti tipici da non perdere sono tanti. Tra questi citiamo il caponèt, un involtino di verza ripieno di carne, il subric, un piatto di origini francesi fatto di crocchette di patate e avanzi tritati di fegato di pollame, carne e verdure, e piatti a base di cacciagione.

I vini più apprezzati sono il celeberrimo Barolo, per i rossi, e l’Asti, per i bianchi. Da citare anche i vini DOC come il Dolcetto delle Langhe Monregalesi, il Quagliano e il Pelaverga.