Lavastoviglie: come usarla davvero al meglio per risparmiare acqua, energia e denaro
Quanto consuma una lavastoviglie, in termini di energia elettrica e acqua? E cosa si può fare per avere un risparmio energetico e idrico? I consigli
Per molti di noi la lavastoviglie è ormai un gesto automatico: si carica al volo, si seleziona “il solito programma” e la si avvia. Eppure questo elettrodomestico, oggi presente nella maggior parte delle case italiane, può offrire molto di più con qualche accortezza. Usarlo in modo corretto non solo permette di ridurre i consumi — e quindi le bollette — ma contribuisce anche a farlo durare più a lungo.
Quanto consuma una lavastoviglie?
Il consumo di una lavastoviglie si divide in due voci: energia elettrica e acqua. Dal 2021 la nuova etichetta energetica, basata su una scala che va da A a G, ha “riscalato” le classificazioni: quella che oggi è una classe D, ad esempio, corrispondeva alla vecchia A+++. Il risultato? I modelli che in futuro raggiungeranno la classe A saranno molto più efficienti dei precedenti.
In termini pratici, una lavastoviglie domestica assorbe in genere tra 1850 e 2700 Watt. Per calcolare quanto incide in bolletta, basta moltiplicare l’assorbimento per le ore di utilizzo.
Un esempio:
1850 W x 2 ore = 3,7 kWh, che al costo ipotetico di 0,25 € al kWh equivalgono a 0,925 € a ciclo.
Per quanto riguarda l’acqua, i modelli più recenti riescono a consumare anche solo 6 litri per ciclo, contro i circa 45 litri delle versioni meno efficienti. Il riferimento è sempre il programma Eco, quello su cui si basano le etichette energetiche.
Usare la lavastoviglie in modo intelligente: i consigli che fanno davvero la differenza
- Avviarla solo a pieno carico
È la regola numero uno: riduce notevolmente i consumi di acqua e detersivo, e a fine anno fa la differenza di centinaia di litri risparmiati. Un’abitudine semplice, ma decisiva.
- Caricare correttamente piatti e bicchieri
Nel cestello superiore vanno bicchieri, tazze e contenitori in plastica, sempre rivolti verso il basso e mai sovrapposti.
Nel cestello inferiore trovano posto piatti, pentole e tegami, posizionati verticalmente e orientati verso il centro per permettere ai getti d’acqua di raggiungerli bene.
- Attenzione a cosa NON va in lavastoviglie
Alcuni materiali rischiano di danneggiarsi:
- ceramiche decorate, terracotte e oggetti delicati;
- legno, rame e alluminio, sensibili alle alte temperature;
- utensili particolari che potrebbero deformarsi.
Meglio lavarli a mano per evitare brutte sorprese.
- Non sciacquare i piatti prima: è un doppio spreco
Contrariamente a quanto molti credono, prelavare a mano è inutile. Una rimozione grossolana dei residui più grandi è sufficiente. L’acqua risparmiata è tanta e i detersivi lavorano meglio se trovano sporco “a cui attaccarsi”.
- Detersivi, sale e brillantante: come regolarsi
Le pastiglie multifunzione sono comode e perfette per zone con durezza dell’acqua media.
Se però l’acqua è molto dura, meglio usare prodotti separati e dosarli in autonomia:
- sale nell’apposito scomparto,
- brillantante per evitare macchie e aloni.
- Scegliere il programma giusto
Il ciclo Eco resta quello più conveniente: lava a temperature più basse e consuma meno. È ideale quando le stoviglie non sono troppo incrostate.
Per lo sporco più difficile, invece, serve un programma più intenso: consuma un po’ di più, ma garantisce un lavaggio completo.
- Pulire il filtro regolarmente
Un filtro sporco compromette l’efficacia del lavaggio e aumenta i consumi. Bastano pochi minuti ogni 10 giorni: estrarlo, immergerlo un’ora in acqua calda e sapone, sciacquarlo e reinserirlo.
- Saltare il ciclo di asciugatura
È un trucco semplice per tagliare la bolletta: a fine lavaggio, aprire leggermente lo sportello e lasciare che l’aria faccia il resto. Si risparmia energia e si accelera l’asciugatura di almeno un quarto d’ora.
Cambiare fornitore di energia, la risposta per chi vuole spendere il meno possibile
Per avere il massimo risparmio energetico, e il minore consumo di acqua, è indispensabile avere in casa una lavastoviglie di ultima generazione.
Anche la scelta corretta del fornitore di energia elettrica, però, è fondamentale.
Nel mercato libero sono disponibili decine di offerte, sembra che ogni fornitore faccia a gara per garantire la più conveniente.
Purtroppo però è molto facile dare credito a una offerta piuttosto che a un’altra basandosi solo sul prezzo, ci sono altri particolari a cui fare attenzione per non prendere delle solenni “fregature”.
Come fare quindi per scegliere, se non si è esperti? Semplice, ci si può rivolgere a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti, che permette di confrontare le migliori offerte del mercato e avere un servizio di consulenza personalizzato gratuito.
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