Nuova etichetta energetica degli elettrodomestici, come leggerla

Cosa è cambiato, dalle vecchie alle nuove classi energetiche

Nuova etichetta energetica, come leggerla

La Commissione Europea ha stabilito che dal primo marzo 2021 gli elettrodomestici debbano obbligatoriamente includere (oltre, eventualmente, alla vecchia) la nuova etichetta energetica. Dal primo dicembre 2021, invece, non si potranno più vendere apparecchi dotati della vecchia etichettatura a cui eravamo abituati.

Quando acquistiamo un elettrodomestico, in negozio o online, troviamo sempre questo tipo di etichette informative. Ma cosa sono? E soprattutto, cosa significano i simboli in esse contenute? Scopriamolo.

Cos’è l’etichetta energetica

Si tratta di una innovazione introdotta dall’Unione Europea nel 1998 per favorire i consumatori, in modo tale da favorire i confronti tra un elettrodomestico e un altro e comprendere a colpo d’occhio le prestazioni in termini di efficienza energetica.

Su tutti gli elettrodomestici esposti in negozio (anche negli e-commerce) dev’essere apposta un’etichetta (fornita poi al consumatore anche assieme al manuale di utilizzo) nella quale siano riportate informazioni sul consumo dell’apparecchio.

L’elemento riassuntivo delle performance dell’elettrodomestico è dato dalla classe energetica.

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Cos’è la classe energetica

Nelle vecchie etichette l’efficienza energetica di un elettrodomestico veniva indicata con lettere che andavano dalla D (la classe più bassa e meno efficiente, contraddistinta da una striscia rossa) alla A+++ (che indicava un apparecchio dai consumi estremamente ridotti per la sua categoria, e si riconosceva da una striscia verde).

Col passare del tempo i produttori hanno fatto passi da gigante, creando apparecchi dai consumi sempre più ridotti, rendendo necessario addirittura delle indicazioni aggiuntive (“-40%”) rispetto alla classe massima A+++.

L’Unione Europea ha quindi introdotto nuove etichette energetiche basate su un sistema “riscalato” di valutazione. Si è passati, cioè, ad una classificazione che va da A a G, e abolisce di fatto i “+++” e i “-40%”.

Sul piano pratico, un elettrodomestico che prima era classificato come A+++ potrebbe ritrovarsi etichettato come C. Ciò non significa un peggioramento delle prestazioni, tutt’altro, ma solo un allineamento nei confronti di tutti gli altri. E’ naturale che questo sistema è anche un incentivo ai produttori, per far sì che presentino prodotti sempre più efficienti, in modo tale da raggiungere la “nuova” classe A.

Dal primo marzo 2021, poi, per tutti i cittadini europei è disponibile anche lo European Product Database for Energy Labelling (EPREL EU), un archivio centralizzato contenente tutta la documentazione tecnica di qualsiasi elettrodomestico che tutti i produttori sono tenuti a fornire.

Al database europeo si accede anche leggendo il QR Code presente sulle nuove etichette energetiche, nell’angolo in alto a destra. Da qui si possono avere informazioni dettagliate sul prodotto in questione sul proprio cellulare.

Come leggere l’etichetta energetica

Le etichette energetiche si differenziano in base alla categoria cui appartengono (lavatrici, frigoriferi etc.). Un elemento che le accomuna è la suddivisione in nuove classi energetiche (dalla A alla G), mentre le icone che vi compaiono necessitano di qualche spiegazione.

Eccole:

Frigoriferi

Nella nuova etichetta energetica dei frigoriferi sono state prese in considerazione anche le dimensioni e il numero dei comparti di conservazione, oltre al tipo di elettrodomestico, al principio di funzionamento e alla temperatura ambiente in cui deve operare.

Lavatrici

Qui la novità è data dall’introduzione del programma Eco 40-60°. Le voci “Consumo energetico (e di acqua) ponderato” indicano che i valori si applicano a un quarto di carico, a mezzo carico o a pieno carico con il programma Eco 40-60°, che ha un consumo molto ridotto (sotto 1 kWh con tutti i carichi). L’indicazione del valore su 100 cicli facilita il confronto tra un modello e l’altro.

Lavatrici con asciugatrice

In questo caso notiamo che l’etichetta è suddivisa in due parti: quella a sinistra indica valori che si riferiscono al ciclo completo (lavaggio più asciugatura), mentre a destra i valori rispecchiano il solo lavaggio. Anche qui abbiamo lo standard di misurazione in kWh ogni 100 cicli di lavaggio.

Lavastoviglie

Anche qui per valutare la classe di efficienza energetica si utilizza, su 100 cicli di lavaggio, il programma Eco: ne è indicata anche la durata.

Televisori e display

Nel caso dei televisori il consumo energetico viene valutato non solo in base a 1000 ore di funzionamento “standard”, ma anche in modalità HDR, per i tv di ultima generazione.

 

Comprare elettrodomestici più efficienti è un’ottima scelta. Come quella di cambiare fornitore di energia

Rinnovare gli elettrodomestici che si hanno in casa è un’ottima scelta, soprattutto se hanno molti anni alle spalle. Il risparmio energetico può essere davvero considerevole.

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