Bollette luce, meglio il mercato libero o il Servizio a Tutele Graduali? La risposta non è scontata

Come fare la scelta giusta per le proprie esigenze di consumo familiare

Mercato libero o servizio a tutele graduali?

Chi non è già passato al mercato libero, Il primo luglio passerà al Servizio a Tutele Graduali. Cosa significa? Meglio questo o direttamente il mercato libero? Facciamo chiarezza.

 

 

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Cos’è il Servizio a Tutele Graduali

Nel mercato tutelato dell’energia, chi ha un contratto per l’energia elettrica o per il gas paga le bollette secondo le condizioni fissate e tutelate dalla Autorità per l’Energia (ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti).

In questo tipo di mercato, il prezzo dell’energia viene aggiornato trimestralmente per quanto riguarda l’energia elettrica, e ogni mese per il gas naturale.

Nel mercato libero, invece, ogni fornitore stabilisce arbitrariamente i prezzi in un regime di libera concorrenza.

Il 1 gennaio 2024, per quanto riguarda il gas, tutti gli utenti NON vulnerabili (quelli non appartenenti alle categorie che citeremo qui sotto) hanno dovuto scegliere se passare spontaneamente al mercato libero del gas, o se essere assegnati d'ufficio a un operatore con la cosiddetta "offerta PLACET gas in deroga" (qui la definizione).

Per gli utenti vulnerabili del gas, invece, non è cambiato niente. Ci riferiamo a:

  • Soggetti in condizioni economicamente svantaggiate (ovvero, fruiscono di Bonus Sociale Economico secondo l’art. 1, comma 75 della legge 124/17)
  • Soggetti disabili ai sensi dell’art. 3 della legge 104/92
  • Soggetti con una utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi
  • Soggetti con un’età superiore ai 75 anni

Gli utenti vulnerabili per l’energia elettrica sono gli stessi delle categorie sopra citate, più:

  • I soggetti in gravi condizioni di salute che richiedano l’uso di apparecchiature mediche alimentate da energia elettrica
  • I soggetti che hanno una utenza in un’isola minore non interconnessa

Il 1 luglio 2024, invece, chi fosse un utente NON vulnerabile, si trovasse ancora nel mercato tutelato dell’energia elettrica, e non fosse già passato spontaneamente al mercato libero, verrà automaticamente assegnato a un operatore definito da delle aste tenutesi a gennaio 2024 (l’elenco è qui, suddiviso per aree).

L’operatore a cui abbiamo appena accennato dovrà quindi garantire il cosiddetto Servizio a Tutele Graduali (in breve: STG), che assicura la continuità della fornitura di energia elettrica a chi non ha ancora scelto una offerta del mercato libero.

Le condizioni contrattuali dell’STG equivalgono a quelle delle offerte PLACET (qui la spiegazione), e cioè:

  • fatturazione bimestrale (con possibilità di rateizzazione per importi superiori a 50€)
  • nessuna garanzia richiesta al cliente se paga con domiciliazione bancaria/postale/carta di credito
  • modalità di pagamento tramite domiciliazione bancaria/postale/carta di credito o bollettino
  • prezzo deciso dal venditore, valido per 12 mesi; se il fornitore vuole variare il prezzo può farlo al termine dei 12 mesi ma deve darne comunicazione al cliente almeno 3 mesi prima; inoltre, il nuovo prezzo dev’essere pari alla nuova offerta PLACET che il fornitore vuole proporre a tutti i clienti
  • sia il cliente che il fornitore possono recedere in qualsiasi momento, dandone comunicazione alla controparte

 

Mercato libero: meglio offerte a prezzo fisso o variabile?

La maggior parte dei consumatori che ad oggi è già passata al mercato libero (prima, quindi, del passaggio forzato al Servizio a Tutele Graduali che riguarda chi ancora sta nel tutelato) ha scelto offerte a prezzo variabile per l’energia elettrica.

Solo una minoranza, quindi, si è affidata a offerte a prezzo fisso. Il motivo risiede, nell’attuale momento storico (non è detto, quindi, che in futuro le condizioni non si invertano), nella minore convenienza. Con la crisi energetica i fornitori non hanno certezze sui costi futuri delle materie prime, perciò le tariffe a prezzo variabile sono più convenienti (in media) di circa un centinaio di euro in più all’anno rispetto a quelle fisse.

Meglio il mercato libero o il Servizio a Tutele Graduali?

Il mercato libero è molto più flessibile del mercato tutelato, e del Servizio a Tutele Graduali. In questo regime i prezzi sono liberi: ogni fornitore può fare la sua offerta e calibrarla, spesso al ribasso (con ovvi vantaggi per i clienti), rispetto ai concorrenti.

I vantaggi del mercato libero rispetto al tutelato (e all’STG) sono numerosi. Tra questi possiamo citare una concorrenza molto agguerrita, che livella i prezzi verso il basso; la possibilità di risparmiare ulteriormente, vista la presenza di offerte dual, che permettono di avere un fornitore unico sia per luce che per il gas; la disponibilità di vari tipi di promozioni nelle offerte, che portano ad avere dei servizi aggiuntivi a costo zero oppure ulteriori sconti a tempo.

Il Servizio a Tutele Graduali invece, può sembrare vantaggioso a un primo sguardo: i prezzi delle aziende che si sono aggiudicate le aste devono essere in linea con il mercato, ma possono anche essere più alti rispetto a quelli che si possono trovare nel mercato libero. E i servizi offerti possono essere più “di base”. E, comunque, l’STG terminerà il 31 marzo 2027.

Per le ragioni sopra esposte non è possibile fornire una risposta che possa andare bene per tutti i consumatori. Il modo migliore per approcciare questa tematica è quello di affidarsi a dei consulenti che possano valutare le esigenze di consumo familiare e, poi, prendere la decisione più appropriata.

Nel mercato libero ci sono molte offerte più convenienti rispetto al Servizio a Tutele Graduali. Il problema è trovarle, e ottenere dei consigli al riguardo. I professionisti di Tiscali Tagliacosti, comparatore che permette di confrontare le migliori offerte del mercato, sono disponibili per una consulenza personalizzata gratuita. E’ sufficiente compilare un semplice modulo per farsi richiamare nel più breve tempo possibile e avere finalmente una risposta a tutti i dubbi e le perplessità.