Comprare un’auto elettrica usata sì o no?

Le batterie devono essere cambiate? Le colonnine di ricarica sono poche? Ridimensioniamo alcuni “miti” che circolano riguardo l’acquisto di un’auto elettrica usata

Auto elettrica usata sì o no?

Stai pensando di comprare un’auto elettrica usata, ma hai molti dubbi al riguardo? Se da una parte le auto elettriche nuove hanno spesso prezzi proibitivi (e questo è uno dei motivi della ancora scarsa diffusione in Italia) rispetto alle equivalenti a benzina o diesel, l’acquisto di un’auto elettrica di seconda mano può essere conveniente.

In questo articolo cercheremo di sfatare alcuni miti che affliggono le auto elettriche usate, e forniremo qualche consiglio da seguire quando si valuta l’acquisto.

 

Ricarichi l'auto elettrica in casa e vuoi avere una bolletta più leggera possibile? Passa a un altro fornitore di energia, la migliore tariffa la trovi con Tiscali Tagliacosti!

 

Le vecchie batterie si degradano e devono essere sostituite

Una delle prime domande che viene in mente a chi ha intenzione di comprare una macchina è: la batteria sarà da cambiare?

Di solito, la capacità di un veicolo elettrico diminuisce del 2% l’anno circa. La cifra reale dipende dalle abitudini di guida e dalla frequenza col quale viene ricaricata la batteria.

Per verificare fino a che punto può arrivare l’auto, chiedi di verificare l’autonomia quando la batteria è completamente carica. Confrontando questo valore con l’autonomia di una macchina nuova si può vedere di quanto si sia ridotta la capacità effettiva della batteria. Anche se, in effetti, in passato sono stati eseguiti dei test dai risultati fin troppo “generosi”, che “aumentavano” l’autonomia spesso di oltre il 30%.

Non commettere l’errore di confrontarla con un modello più recente, perché hanno la tendenza a montare batterie più capienti, e quindi con una autonomia maggiore.

L’autonomia dei veicoli elettrici meno recenti è troppo bassa

E’ vero che i miglioramenti nell’efficienza della batterie e la riduzione dei costi si riflettono nel fatto che le nuove auto elettriche dotate di batterie più grandi abbiano una autonomia molto maggiore rispetto ai modelli più vecchi.

C’è anche da dire, però, che in Italia la percorrenza media quotidiana si aggira intorno alla trentina di km, una distanza ampiamente alla portata anche delle auto elettriche più “vecchie”.

I vecchi modelli con batterie più piccole sono adatti alla maggior parte dei guidatori che ogni giorno usano il loro veicolo per brevi spostamenti. Se effettui raramente dei percorsi più lunghi di qualche decina di km al giorno, e puoi accedere senza problemi a una colonnina di ricarica (sia in casa che lungo strada) una auto elettrica di qualche anno fa potrebbe essere la scelta ideale. La maggior parte dei possessori di un’auto elettrica la ricarica due o tre volte alla settimana.

Le colonnine di ricarica sono poche

L’infrastruttura relativa alle colonnine di ricarica in Italia è in continua evoluzione, è sotto gli occhi di tutti. A fine settembre 2024 erano oltre 60.000, per un parco circolante di auto elettriche pari a 261.371 unità. Sono ancora pochi (non raggiungono le 4.000 unità), semmai, i punti di ricarica con potenza uguale o superiore a 150 kW.

Questo è uno degli elementi che frena il mercato delle auto elettriche: la possibilità, con una maggiore potenza a disposizione, di ridurre al minimo i tempi di ricarica (e, tra l’altro, di lasciare libera la colonnina per altri veicoli).

 

 

Ricarichi l'auto elettrica in casa e vuoi avere una bolletta più leggera possibile? Passa a un altro fornitore di energia, la migliore tariffa la trovi con Tiscali Tagliacosti!

 

Le batterie non consentono di fare lunghi tragitti

Se intendi fare un lungo viaggio in un’auto elettrica devi necessariamente considerare le sue esigenze di ricarica. Quando si parla di veicoli elettrici di produzione recente, una singola ricarica può portare a un’autonomia di oltre 300 km. Alcuni modelli consentono di percorrerne addirittura 500 km o più senza doversi fermare.

Il discorso cambia nel caso di un’auto elettrica usata, in cui l’autonomia della batteria sarà sicuramente inferiore rispetto a un’auto nuova, e si renderà necessario pianificare delle fermate intermedie.

E’ molto importante, quindi, avere una visione chiara delle colonnine disponibili lungo il tragitto. A questo proposito sono disponibili diverse app, sia per Android che per iOS. Le più diffuse sono NEXTCHARGE, Be Charge, PlugShare e JuicePass.

L’autonomia del veicolo si può ottimizzare anche evitando di usare l’aria condizionata, se non è proprio indispensabile. In definitiva, anche una vecchia auto elettrica consente di intraprendere viaggi lunghi: sarà necessario solo ricaricare più spesso.

Qualche consiglio per comprare una auto elettrica usata

Rispetto a un’auto endotermica, stabilire il reale valore di un’auto elettrica usata dovrebbe essere più facile. Motivo? I componenti meccanici sono molti di meno. Su che cosa dovresti concentrarti quando ti propongono un “affare”, allora? Ecco qualche consiglio:

  • Verifica le condizioni generali dell’auto elettrica usata: così come per le macchine a benzina o a gasolio, anche per una auto elettrica è fondamentale esaminare la carrozzeria per vedere se ci sono graffi o ammaccature. Importanti anche gli pneumatici, i freni, gli interni e dare una occhiata sotto al cofano alla ricerca di eventuali problemi evidenti
  • Verifica la batteria: è intuitivo che sia il controllo più importante da eseguire. E’ fondamentale capire quanto sia la capacità di carica, e osservare durante la guida se il sistema stia sfruttando a dovere l’energia che si recupera durante le frenate e le decelerazioni. Meglio portare l’auto presso un elettrauto, che potrà fare tutti i test necessari e fornire un responso affidabile
  • A quale manutenzione è stata sottoposta la vettura? Una auto “a posto” dovrebbe avere un libretto dei tagliandi con l’elenco degli interventi a cui è stata sottoposta durante la sua vita. Se manca, sarebbe opportuno pretendere almeno una garanzia di lungo periodo sulla batteria, se si è veramente interessati ad acquistare quel veicolo
  • Controlla se ci sono punti di ricarica lungo gli itinerari che percorri quotidianamente o con maggior frequenza. A questo proposito sono indispensabili le app a cui abbiamo accennato nel paragrafo precedente
  • Chiedi un rapporto della Motorizzazione per sapere se l’auto ha qualche carico pendente, giudiziario o amministrativo, e quindi capire la situazione legale del veicolo

 

Detto ciò, la maggior parte dei produttori di auto elettriche offre una garanzia che in genere si aggira sugli 8-10 anni (o 150.000/250.000 km) e copre la riparazione o direttamente la sostituzione della batteria se le sue prestazioni vanno al di sotto di un determinato livello.

Attualmente, i dati disponibili riguardanti le prestazioni reali, su strada, delle auto elettriche indicano una percorrenza di almeno 150.000 km prima che la batteria cominci a mostrare una efficienza ridotta. La diminuzione di autonomia si aggira, di solito, sul 10% dopo 5 anni di utilizzo.

Come risparmiare quando si ricarica l’auto elettrica in casa?

Chi ha la fortuna di poter ricaricare la propria auto elettrica in casa si starà domandando come fare per spendere il meno possibile sulla bolletta. La risposta è semplice: passare a un altro fornitore di energia che proponga pacchetti tariffari più convenienti.

Come orientarsi tra decine di offerte e tariffe, una apparentemente più conveniente dell’altra, se non si conoscono le dinamiche del settore?

L’ideale è affidarsi a dei consulenti esperti in grado di trovare la tariffa più conveniente per le proprie esigenze di consumo familiare.

I professionisti di Tiscali Tagliacosti, comparatore che permette di confrontare le migliori offerte del mercato, sono disponibili per una consulenza personalizzata gratuita. E’ sufficiente compilare un semplice modulo per farsi richiamare nel più breve tempo possibile e avere finalmente una risposta a tutti i dubbi e le perplessità.