Cosa succede se non si passa al mercato libero dell’energia e del gas?

Addio al mercato tutelato dal 10 gennaio del 2024. Quali saranno le conseguenze per chi non ha ancora aderito a una delle offerte del mercato libero?

Cosa succede se non si passa al mercato libero

Questa volta sembra definitivo. Dopo tanti rinvii, il 10 gennaio del 2024 è previsto l’addio al mercato tutelato di luce e gas. Parliamo delle famiglie, perché per i condomìni (per quanto riguarda le parti comuni) il passaggio obbligatorio avverrà già dal primo aprile 2023.

Per i consumatori significa scegliere obbligatoriamente uno dei tantissimi operatori di luce e gas presenti nel mercato libero. E se nel 2024 una famiglia fosse ancora indecisa, cosa succederebbe? Scatterebbero multe? Si interromperebbe il servizio? Facciamo chiarezza.

Maggior tutela per luce e gas, e mercato libero: quali sono le differenze?

Nel mercato tutelato dell’energia, chi ha un contratto per l’energia elettrica o per il gas paga le bollette secondo le condizioni fissate e tutelate dalla Autorità per l’Energia (ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambienti).

In questo tipo di mercato, il prezzo dell’energia viene aggiornato trimestralmente per quanto riguarda l’energia elettrica, e mensilmente per il gas naturale.

Nel mercato libero, invece, ogni fornitore stabilisce arbitrariamente i prezzi in un regime di libera concorrenza.

 

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Cosa succederà nel 2024

Ad oggi (aprile 2023) i clienti domestici possono scegliere tra mercato tutelato e mercato libero.

Le tariffe del mercato tutelato attualmente si rivolgono alle utenze di energia elettrica domestiche e alle utenze gas domestiche o condomini con consumi inferiori a 200.000 metri cubi.

Il 10 gennaio 2024 sarà la data entro la quale tutte le famiglie dovranno già essere passate a un fornitore del mercato libero. Chi, a quella data, si trovasse ancora nel mercato tutelato, verrà passato a ciò che Arera definisce come Servizio a Tutele Graduali.

Si tratta di un servizio che garantisce la continuità della fornitura elettrica a chi non avesse ancora fatto una scelta. Nella pratica, alle famiglie verranno temporaneamente assegnati d’ufficio altri fornitori scelti medianti un’asta.

Per quanto riguarda la fornitura di gas, si potrà rimanere con lo stesso fornitore, cambiando tariffa, oppure passare al mercato libero.

Cosa succede se non si passa al mercato libero? Sono previste multe?

No, non è prevista alcuna sanzione per chi il 10 gennaio 2024 non sia ancora passato al mercato libero. Né tantomeno, come abbiamo visto, alcuna interruzione dei servizi di fornitura.

Ciò che avviene, però, è l’ingresso in una fase “transitoria” in cui si viene forzatamente assegnati a un operatore.

Perché aspettare sino all’ultimo momento? E’ l’occasione buona per passare già da adesso al mercato libero e ottenere tariffe vantaggiose.

Controllate le ultime bollette: è probabile che la tariffa che vi stanno praticando sia più alta di quello che offre il mercato attuale. Perché non cambiare fornitore di luce e gas?

Sul mercato libero le tariffe convenienti non mancano, ma per chi non è del mestiere è difficile orientarsi. Il problema è proprio riuscire a trovarne una che risponda alle esigenze di consumo della propria famiglia e che al tempo stesso sia davvero la più conveniente.

Per fare una scelta avveduta, meglio affidarsi a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti, che permette di confrontare le migliori offerte del mercato e avere un servizio di consulenza personalizzato gratuito.

Compilando un semplice modulo si verrà richiamati nel più breve tempo possibile per una consulenza gratuita e senza impegno.

Cosa sono le offerte Placet?

PLACET è l’acronimo di Prezzo Libero A Condizioni Equiparate di Tutela. In sostanza, è un tipo di offerta che ARERA ha imposto a tutti gli operatori dell’energia in modo tale da accompagnare in modo più consapevole e graduale i consumatori dal mercato tutelato verso il mercato libero.

L’Autorità ha fatto sì che, oltre a offerte formulate nei modi più svariati, ce ne fosse almeno una che rispondesse a determinate condizioni contrattuali (stabilite da ARERA stessa) per ciascun operatore.

Nell’offerta PLACET il prezzo viene deciso liberamente dal venditore, e può essere cambiato ogni 12 mesi, mentre la struttura di prezzo e le condizioni contrattuali  (come garanzie e rateizzazioni) vengono stabilite dall’Autorità.

Le offerte possono essere a prezzo fisso o variabile. In quest’ultimo caso si basa su una indicizzazione stabilita da Arera, e sul valore all’ingrosso dell’energia elettrica o del gas.

Come passare al mercato libero dell’energia, quali dati bisogna comunicare

Trovato il fornitore di luce e gas che è più adatto alle nostre esigenze di consumo familiare (magari dopo essersi rivolti a un comparatore di tariffe come Tiscali Tagliacosti) è necessario sottoscrivere il nuovo contratto. Per farlo, è necessario comunicare:

  • I dati anagrafici della persona alla quale sarà intestata l’utenza e, quindi, la fattura
  • Il codice POD per la luce (si trova sulla bolletta)
  • Il codice PDR per il gas (anche questo è sulla bolletta)
  • L’indirizzo di fornitura e quello di fatturazione (possono essere diversi)
  • L’indirizzo email, se si vogliono ricevere le bollette in posta elettronica (è utile perché arrivano prima di quelle cartacee, e si evita che si perdano)
  • L’IBAN, nel caso si intenda addebitare automaticamente la bolletta sul proprio conto corrente

Il nuovo fornitore si occuperà anche di comunicare la disdetta del contratto all’attuale gestore.

Consigli per passare al mercato libero dell’energia

Il passaggio dal mercato tutelato al mercato libero potrebbe sembrare, a molti, un salto nel buio. L’approccio giusto, invece, consiste nel considerarlo una reale opportunità di risparmio grazie alla disponibilità di tariffe più convenienti.

Per aiutarvi, abbiamo compilato una lista di suggerimenti per non farvi trovare impreparati nel momento in cui comincerete a orientarvi:

  • Come valutare le offerte: abbiamo evidenziato che il modo migliore per farlo è rivolgersi a un comparatore, per avere una consulenza e andare a colpo sicuro. Vi suggeriamo Tiscali Tagliacosti, la consulenza è gratuita
  • Attenzione al contratto: prima di firmare qualsiasi cosa, molto meglio prendere una decisione “a freddo”, leggendo con calma le condizioni. Occhio alle clausole riguardanti eventuali penali per la rescissione anticipata del contratto e ad altri costi “nascosti”
  • Attenzione alle truffe: meglio diffidare da chi chiama e propone offerte mirabolanti, le truffe sono sempre dietro l’angolo. In questo articolo abbiamo parlato dei principali raggiri, e su come difendersi
  • Date un’occhiata alle recensioni: fatevi un’idea sulla affidabilità dei vari fornitori di energia leggendo le esperienze dei clienti e degli eventuali problemi che hanno dovuto affrontare
  • Avvaletevi del diritto di ripensamento: avete sottoscritto un’offerta ma per qualche motivo volete tornare indietro? Nessun problema, si può sempre tornare indietro entro 14 giorni dalla adesione. Il contratto sarà annullato e si dovranno solo rimborsare gli eventuali costi sostenuti dal venditore. Attenzione, però, che questo diritto si può esercitare solo per contratti sottoscritti a distanza o fuori dai locali del venditore, e cioè online, al telefono, in un punto vendita dentro un centro commerciale, per strada ecc.