5 consigli per risparmiare cambiando il fornitore di energia elettrica

Col tuo attuale contratto spendi troppo? Ecco come puoi risparmiare davvero

5 consigli per risparmiare cambiando fornitore di energia

“Il prossimo trimestre la bolletta elettrica aumenta del 40%”. Così si è espresso, durante un convegno, il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. La sua affermazione si basa, principalmente ma non solo: 1) sull’aumento del costo dell’energia dovuto alla ripresa dell’economia, in questo periodo che viene già considerato “post Covid”, 2) sull’aumento dei costi dei permessi per l’emissione di CO2 imposti dall’Unione Europea alle imprese energivore, e 3) sull’aumento dell’inflazione.

Al momento non si sa in che misura il governo interverrà per mitigare le tariffe. I consumatori, però possono agire da subito per difendersi dall’aumento dell’energia elettrica. Come? Ovviamente cambiando subito fornitore e contratto, seguendo qualche suggerimento. Vediamo quale in dettaglio.

1) Passare al mercato libero

Dal primo gennaio 2023 (se non ci saranno altri rinvii) il mercato tutelato non esisterà più e i consumatori dovranno scegliere un altro operatore, fra i tantissimi presenti sul mercato libero.

Rispetto a quelli disponibili nel mercato di maggiore tutela (che vengono fissati dall’Autorità ogni 3 mesi), i prezzi sono più competitivi e di solito sono fissi per 12 mesi (o anche di più).

Questo è il momento ideale per scegliere un fornitore nel mercato libero, proprio perché ci si può mettere al riparo dagli aumenti che scatteranno da ottobre 2021.

La scelta non è facile. Orientarsi in una marea di tariffe, cifre e contratti può essere un incubo per un consumatore non addetto ai tecnicismi del mercato dell’energia.

Per questo è consigliabile affidarsi a un comparatore di prezzi come Tiscali Tagliacosti, che permette di trovare gratuitamente la migliore offerta mettendo a confronto gli operatori più affidabili nel mercato dell’energia, e non solo.

2) Sottoscrivere una offerta combinata per luce e gas

Molti operatori fanno offerte vantaggiose sui contratti che includono non solo la fornitura di energia elettrica, ma anche quella del gas.

Il risparmio derivante da questa offerta combinata può essere notevole.

3) Scegliere una offerta monoraria o bioraria?

In quali ore della giornata è maggiore il consumo di energia elettrica in famiglia? E’ questa la domanda a cui si deve rispondere quando si intende cambiare fornitore di energia elettrica.

Le offerte vengono formulate sulla base di consumi effettuati in tre fasce orarie:

F1: attiva dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 19.00 (tranne le festività nazionali)

F2: attiva dal lunedì al venerdì, dalle 7:00 alle 8.00 e dalle 19:00 alle 23, il sabato dalle ore 7:00 alle 23:00 (tranne le festività nazionali)

F3: è attiva dal lunedì al sabato, dalle 0:00 alle 7.00 e dalle 23:00 alle 24. Domenica e festivi tutte le ore della giornata

La tariffazione può essere:

1) Monoraria: non è prevista la distinzione dei consumi in fasce, e il prezzo dell’energia rimane identico per qualsiasi orario e giorno della settimana. E’ l’ideale per chi usa molti elettrodomestici o comunque non vuole dipendere dalle fasce orarie per decidere se utilizzarli o meno.

2) Biorario: è quello che prevede costi più alti in fascia F1 e minori in F2/F3, di sera e nei weekend. Da prendere in considerazione se durante il giorno si è fuori al lavoro. Il valore preciso viene già indicato in bolletta alla voce “Consumo fatturato”, suddiviso in “Ore piene, fascia F1” e “Ore vuote, fascia 2 e 3”

3) Multiorario: il prezzo dell’energia è diverso per ciascuna delle tre fasce orarie.

La scelta tra una opzione mono o bioraria, comunque, non è fondamentale. Anche se il profilo che si sceglierà non rispecchierà al 100% le proprie abitudini di consumo, la differenza in euro sarà minima.

Più che altro, per effettuare una scelta, è più importante prendere in considerazione il risparmio ottenibile con proposte a lungo termine (molti operatori si stanno spingendo a bloccare il prezzo della componente energia addirittura per 24 mesi) ed eventuali bonus di benvenuto.

4) Verificare quanti kWh vengono consumati in un anno

E’ un parametro fondamentale per la formulazione corretta di una offerta. La cifra è indicata in bolletta, generalmente alla voce “Consumo annuo”.

5) Presenza di penali?

Per cambiare fornitore di energia elettrica non si deve pagare alcuna penale, e il passaggio non prevede alcuna interruzione del servizio.

Per evitare la richiesta di un eventuale deposito cauzionale, è meglio pagare tramite addebito diretto, e non usare bollettini postali.

Conclusioni

Questi suggerimenti valgono per il fai da te. Per fare la scelta migliore, però, è opportuno affidarsi a un comparatore di prezzi serio e affidabile come Tiscali Tagliacosti, che mette a confronto le offerte degli operatori più noti sul mercato. Il servizio è completamente gratuito.