A Modena arriva la vera fibra ottica con velocità fino a 1 Gbit al secondo
Open Fiber e il comune di Modena siglano un accordo per cablare tutta la città
Sono nel complesso 50 gli edifici pubblici del comune di Modena che Open Fiber si impegnerà a collegare gratuitamente con la banda ultralarga nell’ambito di una convenzione firmata col comune che prevede la realizzazione di una infrastruttura in fibra ottica nel territorio comunale stesso.
La società investirà 23 milioni di euro per collegare in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra arriva fin dentro casa) 66mila unità immobiliari alla banda ultralarga.
I lavori di posa sono già cominciati e sono oltre 5000 le case dei quartieri Buon Pastore e San Faustino che possono usufruire di un collegamento ultraveloce a 1 Gigabit al secondo mediante la sottoscrizione dell’offerta Tiscali Ultrainternet Fibra.
La fibra ultraveloce rappresenta un asset strategico fondamentale per servizi come lo smart working, la telemedicina , lo streaming online, il cloud computing e varie applicazioni nell’ambito della smart city.
Cosa vedere a Modena se si ha poco tempo? Innanzitutto, è indispensabile fare colazione “alla modenese”, cioè con un bel gnocco fritto, freddo, intinto nel cappuccino. Un insolito incontro tra dolce e salato che vi immergerà da subito nelle tradizioni cittadine.
Il primo luogo da visitare assolutamente è senza dubbio il Duomo, Patrimonio dell’Umanità UNESCO e uno dei massimi esempi europei dell’arte romanica. Salite in cima (l’edificio è alto 86 metri) e troverete la Ghirlandina, quello che è stato definito “il più bel campanile del mondo”.
Dopo il Duomo, andate in Piazza Grande, il luogo di ritrovo di tutti, turisti e modenesi. Molto bello è l’aspetto seicentesco del Palazzo Comunale: davanti alla scalinata d’accesso si trova la “Pietra Ringadora” (“pietra che arringa”), un masso rettangolare rosso dalla storia singolare che lasceremo a voi scoprire.
Anche se non siete appassionati di motori, non dovete perdere il Museo Enzo Ferrari, un bellissimo omaggio della città a Enzo Ferrari, il celeberrimo pilota e fondatore della omonima, gloriosa casa automobilistica.
Molto bello, poi, anche il Palazzo Ducale di Modena, in passato sede della Corte Estense, oggi invece ospita l’Accademia Militare. A questo capolavoro dell’architettura barocca lavorarono nomi come il Bernini e il Borromini.
Una visita guidata la merita anche il bellissimo Teatro Comunale Pavarotti, con, in particolare, uno stupendo soffitto decorato. Il teatro ospita non solo lirica ma anche balletti e concerti.
E dato che Modena è sede della storica Panini, come non far visita al Museo della Figurina? Oltre alle tradizionali figurine dei calciatori si trovano anche stampe antiche, calendari e molto altro.
Cosa assaggiare a Modena? Partiamo dallo gnocco fritto di cui abbiamo accennato poc’anzi: si può farcire con salumi o formaggi, o col pesto di lardo (una crema fatta di pancetta, rosmarino, aglio, salvia e pepe) o lo si può gustare anche nella versione dolce con Nutella o creme simili. E se invece si preferisce un altro tipo di pane, piatto e piccolo, da farcire praticamente con le stesse cose, si deve necessariamente mangiare una (o più) tigella (detta anche crescentina), fatta molto semplicemente di acqua, farina, grano tenero e lievito di birra.
Tra i deliziosi primi, come non citare i tortelloni ripieni di ricotta, spinaci e Parmigiano, o le tagliatelle, i passatelli… non solo al sugo o con ragù, ma anche in brodo o semplicemente con burro e salvia.
Un altro piatto tipico modenese è il bollito, specialmente nella cucina invernale. Oppure anche il cotechino, ma non quello che si può trovare in qualsiasi supermercato in tutta Italia: vi consigliamo di gustarlo in un qualsiasi ristorante. Tutti i secondi, poi, possono essere annaffiati dall’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, anche qui non quello che si trova al supermercato, ma quello molto denso (e costoso) fatto mediante la cottura del mosto di uve locali (Lambrusco e Trebbiano).
E se volessimo concludere con un dolce tipico? La scelta ricadrebbe sulla Torta Barozzi, un dolce raffinato a base di arachidi, mandorle, cioccolato fondente e caffè, originario della città di Vignola, patria delle famose ciliegie.