Tiscali Ultrafibra ti svela 4 cose che non sai su Firenze
La nostra ultrabroadband vi porta alla scoperta del capoluogo toscano
Sempre più comuni sono raggiunti da Tiscali UltraFibra, la connessione Internet ultraveloce fino a 1 Giga che, grazie alla tecnologia FTTH (Fiber to the home), porta la connessione in fibra direttamente a casa vostra senza sezioni del cavo in rame. Dopo Catania e Genova oggi vi raccontiamo 5 cose che non sapete su Firenze, dove Tiscali UltraFibra è già arrivata in quasi 25mila abitazioni!
1) Non tutti sanno che, oltre al celeberrimo Ponte Vecchio, anticamente anche un altro ponte sull’Arno era ricco di insediamenti: il Ponte di Rubaconte, del 1227. Sui suoi piloni si trovavano botteghe, cappelle e oratori, uno dei quali dedicato alla Madonna del Soccorso, Santa Maria alle Grazie. Il ponte fu poi ricostruito nel 1957 e rinominato – appunto - Ponte alle Grazie.
2) A due passi dalla cattedrale, in via de’ Cerretani, nel fianco della chiesa di Santa Maria Maggiore, nel muro è presente la scultura della testa di una donna. Chi è? Il suo nome è la Berta e, a seconda della leggenda prescelta, si tratterebbe di una donna contro cui l’astrologo condannato al rogo Cecco d’Ascoli avrebbe scagliato una maledizione (lei gli avrebbe negato dell’acqua in punto di mort) oppure una fruttivendola che regalò alla chiesa una campana per avvisare i fiorentini dell’apertura e della chiusura delle porte cittadine.
3) Un’altra curiosità su Firenze che riguarda le sculture è quella della testa del toro: a sinistra del Duomo, all’altezza di via Ricasoli, è presente la testa di un toro. Secondo la tradizione, uno dei carpentieri che lavoravano alla costruzione della chiesa avrebbe avuto una relazione con una donna che abitava in un vicino palazzo. In seguito alla denuncia da parte del marito di lei, l’operaio burlone avrebbe piazzato la testa ‘cornuta’ proprio in direzione della casa del malcapitato per deriderlo!
4) In Via Borgo Ognissanti 12 è presente un balcone di dimensioni abnormi e con tutti gli elementi (mensole, colonne, balaustre) montati al contrario. Si narra che il costruttore avesse presentato il progetto del balcone al Duca Alessandro De’ Medici ma che questo fosse stato ripetutamente bocciato per via della politica urbanistica dell’epoca, molto restrittiva nei confronti di balconi e terrazze. A causa dell’insistenza del costruttore, il Duca, esasperato, avrebbe dato alla fine il permesso di costruire la balaustra ‘purché al contrario’. Il costruttore avrebbe così appplicato alla lettera la risposta di De’ Medici...
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