Canone Rai, come fare per non pagarlo legalmente e guardare i canali

Chi non deve pagare il canone Rai? Come non pagare il canone Rai dopo i 75 anni? Chi è in casa di riposo continua a pagarlo oppure no? Come si fa per disdirlo? Le risposte

Canone Rai come fare per non pagarlo

Canone Rai, chi non ha mai pensato come fare a non pagarlo? In questo articolo forniremo tutti le informazioni per sottrarsi (legalmente!) a quella che è una delle tasse più “odiate” dagli italiani.

Cos’è il canone Rai

Fino a novembre 2022 si era sperato che il canone Rai venisse almeno scorporato dalla bolletta dell’energia elettrica. Del resto, l’Unione Europea aveva chiesto di farlo perché lo riteneva un “onere improprio”. E invece, niente. Anche nel 2023 questa tassa ne farà parte, per evitare che i soliti “furbi” non la paghino.

Ma cos’è, in effetti, il canone Rai? La definizione “canone Rai” è impropria, perché si tratta a tutti gli effetti di “un'imposta sulla detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di radioaudizioni televisive nel territorio italiano” (cit. Wikipedia).

I proventi del canone vanno per l’83% alla Rai, il resto lo trattiene lo Stato, sotto forma di Iva e tasse di concessione governativa.

 

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Chi deve pagare il canone Rai

La risposta è semplice: come abbiamo già accennato, chiunque disponga di un apparecchio televisivo. Ovvero, qualsiasi apparato che possa ricevere, decodificare e visualizzare un segnale televisivo proveniente dal digitale terrestre o dal satellite. Quindi, il discorso non cambia sia che parliamo di un decoder esterno o di un decoder già incorporato in un televisore.

E per evitare dubbi, non sono considerati apparecchi televisivi gli smartphone, i tablet e comunque qualsiasi altro dispositivo privo di sintonizzatore, sia digitale terrestre che satellitare.

Il canone dev’essere pagato una sola volta, a prescindere dal numero di apparecchi televisivi posseduti dai componenti di una stessa famiglia anagrafica, anche se presenti in più abitazioni.

Canone Rai, le esenzioni

Esistono alcune categorie di cittadini che sono esentate dal pagare il canone Rai (o “tassa di possesso radiotelevisivo” che dir si voglia), e sono:

  • I soggetti titolari di una utenza elettrica che NON hanno alcun apparecchio televisivo in casa
  • I cittadini di età pari o superiore a 75 anni aventi un reddito annuo complessivo familiare non superiore a 8mila euro
  • I diplomatici e i militari stranieri

Esaminiamo cosa deve fare chi ricade in una di queste tre categorie per sottrarsi al pagamento dei 90 euro (importo 2022) nella bolletta dell’energia elettrica.

 

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Non ho televisori in casa, come faccio a non pagare il canone?

Semplice: presenta una dichiarazione all’Agenzia delle Entrate dalla quale risulti che né tu né alcun altri componente della tua famiglia anagrafica siete in possesso di televisori in nessuna delle abitazioni in cui siete titolari di una utenza elettrica.

La dichiarazione, che ha valore solo per l’anno di riferimento, deve essere presentata ogni anno. Una eventuale dimenticanza fa scattare la presunzione di detenzione di apparecchi televisivi, e quindi l’addebito del canone nella bolletta dell’energia elettrica.

Ho 75 anni (o più), come mi spetta l’agevolazione sul canone in bolletta?

Anche in questo caso è indispensabile presentare una dichiarazione sostitutiva dove dichiari che il tuo nucleo familiare non percepisce più di 8000 euro l’anno. Tieni presente che colf e badanti non entrano nel computo del reddito, e che l’agevolazione riguarda solo i televisori presenti nel luogo di residenza.

Non è necessario presentare ogni anno la dichiarazione, perché rimane valida fino a quando le condizioni di esenzione non cambiano. Se dovessi superare il livello di reddito, invece, sarà necessario presentare una dichiarazione di variazione dei presupposti.

E nel caso di trasferimento in casa di riposo è possibile disdire il canone?

A questo proposito bisogna distinguere tre casi:

  • Se nella abitazione dove vivevi stai pagando la bolletta della luce e hai uno o più televisori, il canone lo devi pagare
  • Se nella abitazione dove vivevi stai pagando la bolletta della luce ma NON hai più nessun televisore puoi disdire il canone presentando una dichiarazione sostitutiva di non detenzione
  • Se non paghi più la bolletta elettrica e NON hai più nessun televisore, devi mandare una raccomandata alla Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino – Ufficio Canone TV – Casella postale 22 – 10121 Torino.

 

Per quanto riguarda diplomatici e militari stranieri, invece?

Qui entrano in gioco delle convenzioni internazionali, in base alle quali sono esentati dal pagamento del canone Rai le seguenti categorie (dal sito dell’Agenzia delle Entrate):

  • gli agenti diplomatici, ai sensi dell'articolo 34 della Convenzione di Vienna del 18 aprile 1961;
  • i funzionari o gli impiegati consolari, ai sensi dell'articolo 49 della Convenzione di Vienna del 24 aprile 1963;
  • i funzionari di organizzazioni internazionali, esenti in base allo specifico accordo di sede applicabile;
  • i militari di cittadinanza non italiana o il personale civile non residente in Italia di cittadinanza non italiana appartenenti alle forze NATO di stanza in Italia, ai sensi dell'articolo 10 della Convenzione di Londra del 19 giugno 1951.

Anche in questi casi, però, è indispensabile inviare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione di sussistenza dei requisiti per l’esenzione dal pagamento del canone.

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Come disdire il canone

Fino a qualche anno fa il canone Rai si poteva anche non pagare pur avendo uno o più televisori in casa, era sufficiente chiedere il “sigillo degli apparecchi”. La polizia tributaria andava a casa del contribuente e metteva i televisori dentro dei sacchi, apponendovi un sigillo che ne impedisse l’apertura e, quindi, la fruizione.

Dal primo gennaio 2016 questo scenografico “escamotage” non è più possibile, configurandosi il canone come una tassa di possesso sul televisore che dev’essere corrisposta a prescindere che si guardino programmi televisivi o no.

Quali sono quindi le modalità per far capire al fisco che proprio non si possiede alcun televisore? La risposta è: attraverso una dichiarazione sostitutiva che ha la valenza di autocertificazione (attenzione, perché si può essere soggetti a conseguenze penali nel caso di dichiarazioni non veritiere…).

La dichiarazione si invia con una di queste modalità:

  • visitando il sito dell’Agenzia delle Entrate e usufruendo di una comoda applicazione
  • rivolgendosi a un intermediario abilitato (CAF, commercialisti etc.)
  • inviando una PEC (purchè sia sottoscritta tramite firma digitale) all’indirizzo canonetv@postacertificata.rai.it
  • inviando un plico raccomandato (ovvero, piegando i fogli compilati in tre parti in modo che sia visibile solo la parte esterna, che verrà sigillata tramite nastro adesivo trasparente, e sulla quale verranno scritti sia il mittente che il destinatario) senza busta all’indirizzo Agenzia delle entrate – Direzione Provinciale I di Torino - Ufficio Canone TV - Casella postale 22 - 10121 Torino

Come vedere gratis i canali senza pagare il canone

Diamo per scontato di non avere nessun televisore in casa, e quindi di essere esentati dal pagamento del canone Rai. Come si può guardare gratis la tv?

Se abbiamo un pc o uno smartphone possiamo comunque accedere ai programmi radiotelevisivi nel caso siano trasmessi via internet in streaming. Senza pagare alcun canone, in modo perfettamente legale. L’unico requisito è (nel caso di un pc) l’assenza di un sintonizzatore in grado di ricevere il digitale terrestre o i canali satellitari.

E’ sufficiente avere una connessione internet sufficientemente stabile (bastano pochi Mbit) e si può usufruire di numerosi programmi in chiaro offerti da molte piattaforme, sia italiane (a partire da RaiPlay) che straniere.

Non paghi più il canone Rai? Adesso risparmia anche sulla bolletta della luce

Hai rinunciato ad avere televisori in casa, e quindi non paghi più il canone? Saggia mossa. Adesso prendi la bolletta di luce e gas: ti sembra di pagare un po’ troppo? E’ probabile. Come risparmiare anche sulla bolletta? La risposta è cambiare fornitore.

D’accordo, ma il mercato libero dell’energia è affollato da decine di operatori. E orientarsi in un mare di tariffe e termini complicati può essere una impresa davvero ardua.

A meno che non ci si rivolga a dei professionisti, come quelli di Tiscali Tagliacosti, per avere una consulenza gratuita riguardante gli operatori più famosi e affidabili presenti sul mercato.

Il servizio permette di risparmiare molto tempo e, soprattutto, di effettuare una scelta ragionata per gli stili di consumo del proprio nucleo familiare.

Per usufruirne è sufficiente fornire pochi dati compilando un modulo, e in pochissimo tempo si verrà richiamati per una chiacchierata senza impegno.