La fibra ultraveloce arriva anche ad Asti, Città dello Spumante
In una parte della città si può già sottoscrivere l’offerta Tiscali Ultrainternet Fibra. Ecco dove
Anche ad Asti grazie ad Open Fiber arriva la fibra in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra arriva fin dentro casa, a scuola, in negozio e in ufficio), quella che consente di navigare con una velocità fino a 1 Gbps eliminando completamente il vecchio cavo in rame.
I quartieri dove è già disponibile sono quelli compresi tra Corso Volta, Piazza Campo del Palio e la stazione ferroviaria. In totale, al momento, sono cablate 4500 unità immobiliari della cittadina piemontese, ma il progetto di Open Fiber prevede un investimento paria a 10 milioni di euro e il collegamento di 27mila unità immobiliari tramite una infrastruttura completamente in fibra ottica di 150 chilometri.
A cosa serve la tecnologia FTTH?
Innanzitutto, a far recuperare di competitività il “sistema Paese” e ad accompagnare la nostra nazione verso l’”Industria 4.0”. Come? Abilitando servizi fondamentali come la telemedicina, migliorando lo streaming online (attraverso lo streaming di contenuti ad altissima risoluzione 4K), l’e-learning (apprendimento a distanza), la videosorveglianza e molto altro ancora nell’ambito, ad esempio, delle smart city.
Cosa vedere in un weekend ad Asti?
Un tour deve sicuramente partire dalla imponente Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Gottardo in Piazza Cattedrale, il più bell’esempio di architettura gotica in Piemonte che si fa notare per il ricco portale che dà sulla piazza (e funge da entrata) e per il campanile romanico.
Asti in passato veniva chiamata “Città delle 100 torri”, perché nel medioevo le famiglie ricche si sfidavano a chi costruiva la torre più bella. Oggi, delle originarie 100 torri ne rimangono solo 20, di cui le più interessanti sono la Torre Troyana (la più alta con i suoi 44 metri, è del XII Secolo ed è una di quelle meglio conservate, si può visitare salendo 199 scalini), la Torre Guttuari, in Piazza Statuto, e la Torre Comentina (38 metri), in Piazza Roma: entrambe spiccano per le loro merlature.
Il tour può continuare con una visita al Palazzo Mazzetti, sede della Pinacoteca Civica, bellissimo edificio in stile barocco. Il museo è ricco di quadri del ‘600 e ospita una collezione di artisti piemontesi e italiani dell’800 e del ‘900. Interessante anche la libreria presente all’interno.
Interessante anche fare un salto alla Domus Romana, un edificio privato ben conservato che fa parte della vecchia area urbana di Hasta Pompeia. Al suo interno si può ammirare il pavimento con un bellissimo mosaico al centro.
Cosa mangiare ad Asti?
La cucina astigiana ricalca quella della regione di appartenenza, e quindi sono immancabili sia la bagna càuda (una salsa a base di tantissimo aglio, acciughe e olio extravergine), gli agnolotti ripieni (dove il ripieno, come suggerisce il nome, è proprio di carne di agnello) e i tartufi bianchi.
Due piatti tipici sono il Carpionato di zucchine, un contorno fatto di zucchine fritte e condite con una marinata a base di olio, sale, salvia, menta, aglio e aceto, e la Fricassà mëscià (fritto misto alla piemontese), anticamente composto da frattaglie, impanate e fritte, di vari animali, oggi arricchito anche da pesci di acqua dolce, frutta e verdura (per questo si dice che sia un piatto unico).
Notevole anche il Brus, una sorta di formaggio cremoso e spalmabile dal gusto molto forte che si ricava dalla fermentazione degli avanzi di uno o più formaggi a pasta molle o semidura.
I dolci sono molto spesso preparati con le nocciole delle Langhe. La scelta è enorme: baci di dama, Torta Palio, Finocchini, cremini e chi più ne ha più ne… gusti.