Padova si aggiunge alle città coperte da Tiscali UltraInternet Fibra

L'attivazione si può fare in quasi tutte le zone della città

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Oltre 80000  nuclei familiari padovani possono già usufruire della fibra ottica fino a casa. In più di 10000 hanno effettuato le attivazioni negli ultimi mesi. Questi i numeri comunicati da Open Fiber, che ha cablato quasi tutta la città veneta, ad eccezione di tre aree del centro storico i cui lavori stanno comunque per essere assegnati.

Ovviamente anche Tiscali è presente con l'offerta UltraInternet Fibra, la connessione ultraveloce con velocità massima pari a 1 Gigabit.

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Un antico detto recita: "Venezia la bella, e Padova sua sorella“. Se la maggior parte dei turisti che visita il Veneto punta direttamente alla celeberrima Venezia , non si può dire che la sua "parente" Padova sia da meno,  vista la dovizia di tesori che la città racchiude.

Il più famoso in assoluto è la Cappella degli Scrovegni, ospitata in un edificio i cui esterni non sembrano niente di memorabile, all'interno del quale sono però contenuti gli straordinari affreschi di Giotto.

Padova è indubbiamente la città di Sant'Antonio. E la "dimora del Santo" (che è anche Patrono e Protettore della città) è la Basilica, costruita dal 1232 per custodire i resti mortali del francescano, molto bella da vedere perchè è un misto di stili architettonici che vanno dal romanico al gotico, dal moresco al bizantino.

Per fare una bella passeggiata non si può non andare in Prato della Valle, una enorme piazza di quasi 90.000 mq (seconda per estensione solo alla Piazza Rossa di Mosca). L'estensione si comprende pensando che è formata da un'isola centrale chiamata Isola Memmia (in onore del Provveditore Straordinario Andrea Memmo, 1775, che commissionò i lavori), circondata da un canale di 1.5km di circonferenza lungo il quale si trova una doppia fila di 78 statue numerate di personaggi famosi.

Prato della Valle è stato sottoposto a un intervento di recupero dagli anni novanta che ha eliminato le automobili e attirato maggiormente le persone. Spesso l'area è stata oggetto di concerti: qui si sono svolti diversi Festivalbar e i Pooh vi hanno festeggiato il loro quarantennale.

Un altro luogo da vedere è la Torre dell'Orologio, sita in Piazza dei Signori, che non si limita a segnare l'ora, ma anche il mese, il giorno, le fasi lunari e il luogo astrologico. La torre si può anche visitare, ma solo se si è in gruppo e previa prenotazione.

La Torre dell’Orologio può essere visitata (offerta libera) grazie ai volontari di Legambiente -Salvalarte il mercoledì mattina, dalle 9,30 alle 11,45 riservato ai gruppi su prenotazione.

E per quanto riguarda la cucina? Prima di andare a pranzo non può mancare l'aperitivo, che qui è immancabilmente lo Spritz, ovvero un mix di Prosecco, Aperol (oppure Campari) e acqua frizzante, servito con un'oliva e una fettina d'arancia.  Il luogo più tradizionale dove riunirsi per assaporare uno Spritz è Piazza delle Erbe (e dintorni), molto frequentata da studenti universitari.

Animali da cortile, verdure, pesce: non si può dire che la cucina padovana non sia ben assortita. I piatti di carne vedono protagonisti, quindi, la gallina padovana, l'oca (da cui si prepara l'"Oca in Onto", carne d'oca disossata, salata e conservata nel suo stesso grasso) , la faraona, il galletto nano e gli animali da cortile in genere.  

Tra i primi troviamo i tortelli di zucca dolce e i risotti, preparati coi piselli (i famosi "risi e bisi") ma anche col radicchio, gli asparagi e le cime di luppolo fresche. Un piatto tipico è la polenta fasoà, che si prepara cuocendo la farina di granoturco bianco con una zuppa di fagioli lessi e strutto. Una volta fredda viene affettata e posta sulla brace, e si accompagna alla perfezione con le braciole di maiale.

Tra i dolci da assaggiare troviamo la fugassa padovana (focaccia), i Baicoli (biscotti "importati" da Venezia) e gli Zaleti (biscotti con farina di mais, uvetta e burro, anche questi più che altro appartenenti alla tradizione veneziana). Altri dolci sono legati a Sant'Antonio: il Pan del Santo, il Dolce del Santo, gli Amarettoni di Sant'Antonio e i Merletti Santantonio (pasticcini).

Per concludere il pasto, l'ideale è una grappa o un liquore alle erbe. Buona gita a Padova!