Pellet, perché costa così tanto? Come difendersi dalle truffe

L’emergenza energetica sta rendendo sempre più costoso il riscaldamento domestico. Tutto aumenta, e il pellet non fa eccezione. Ma perché questo combustibile costa quasi il triplo rispetto a un anno fa? E a cosa si deve fare attenzione quando si acquista pellet online?

Costi del pellet e truffe online

Il pellet, un combustibile ecologico realizzato a partire dagli scarti del legname che aveva il pregio di essere anche economico. Aveva, perché nel giro di pochi mesi il suo costo è aumentato vertiginosamente. Se un anno fa un sacco di pellet da 15 kg si poteva reperire a circa 5 €, oggi il prezzo è praticamente triplicato. Ma come si è arrivati a questa situazione? E come si possono evitare le truffe che si stanno verificando nel mercato del pellet online?

Costi del pellet, i motivi dei rincari

Partiamo da un dato: in Italia si produce pellet, ma in misura sufficiente a rifornire il mercato per appena il 15% del fabbisogno nazionale. Per questo si deve ricorrere in modo considerevole alle importazioni.

Ed è qui che irrompe fragorosamente l’invasione russa in Ucraina. La Russia è un grande produttore di legname di scarto che poi viene acquistato da paesi europei come Austria e Germania per produrre il pellet.

Da quando l’Unione Europea ha introdotto le sanzioni che hanno bloccato le importazioni di legname sia da Russia che da Bielorussia i prezzi hanno subito un forte aumento e, come conseguenza, ai rivenditori finali sono arrivati pochi sacchi.

 

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Il problema è stato acuito anche da alcune nazioni dell’Est europeo come Bosnia, Serbia e Ungheria, che hanno preferito destinare la produzione di pellet al fabbisogno interno, piuttosto che all’export.

E non solo: gli altri fattori concomitanti sono stati, oltre all’aumento della domanda che non trovava una controparte nella produzione, anche il rincaro dei trasporti (per via del rincaro dei carburanti) e delle materie prime in generale.

Chi ha saggiamente pensato di fare le tradizionali scorte “prestagionali” di pellet in primavera non è stato avvantaggiato: gli aumenti, purtroppo, erano già scattati.

Non basta: anche le industrie hanno fatto sì che i consumatori si trovassero svantaggiati sul fronte dell’approvvigionamento del pellet. Per forza di cose, le centrali elettriche nord europee alimentate con fonti alternative al gas hanno effettuato acquisti di pellet in maniera massiccia. Sottraendolo, quindi, alle famiglie.

E se si aggiunge anche il fatto che, ad oggi, il pellet risulta essere ancora un combustibile più conveniente del metano, e che molti stavano riconvertendo i propri impianti proprio dal gas verso i preziosi cilindretti di polvere di legno pressata, si ha un quadro chiaro del perché i prezzi del pellet siano esplosi.

Chi si affida ancora al gas, invece, ha cercato di ripararsi dal diluvio di aumenti cambiando fornitore di luce e gas. Scelta saggia, ma per farla è meglio affidarsi agli esperti del settore. Come Tiscali Tagliacosti, un sito che mette a confronto gratuitamente e senza impegno le offerte degli operatori più affidabili. Il tutto fornendo una consulenza personalizzata che si basa sulle proprie esigenze di consumo familiare.

Alcuni consumatori, per risparmiare qualche euro, si sono rivolti al fiorente mercato del pellet online. Trovando, in diversi casi, o gli stessi prezzi reperibili dal rivenditore all’angolo, oppure prezzi talmente bassi da nascondere (come si è puntualmente verificato) delle truffe. Cosa si può fare per rifornirsi del prezioso combustibile senza rimanere fregati?

Truffe del pellet online, come ci si può difendere?

L’acquisto di merce online molto spesso permette di ottenere un risparmio, anche considerevole, rispetto ai classici esercizi commerciali “fisici”. Alcune piattaforme hanno ormai una affidabilità consolidata, e si può acquistare “a occhi chiusi”. Esistono, però, anche molti piccoli rivenditori semisconosciuti e, purtroppo, anche qualche truffatore.

Il settore dei biocombustibili non fa eccezione: anche in questo caso si sono verificate delle truffe online che hanno comportato, ad esempio, la perdita di anticipi corrisposti per l’acquisto di bancali di pellet.

Per acquistare pellet online si deve essere consapevoli che:

  • Il pellet dev’essere certificato. Ovvero, nella foto del sacco dev’essere indicata la categoria qualitativa che può essere ENplus-A1 (qualità eccellente, derivato da tronchi e residui di legno privi di residui chimici),  ENplus-A2 (qualità media, composto non solo da tronchi e residui di legno, ma anche da cortecce e residui del taglio), ENplus-B (bassa qualità, per uso industriale). Alcuni produttori usano anche la certificazione Pellet Gold. Il pellet di scarsa qualità costa sicuramente meno, ma è un risparmio che si paga in termini di minor potere calorifico e di più residui lasciati nella stufa.
  • Il sito deve riportare in dettaglio le caratteristiche del pellet di cui al punto 1, deve offrire dei metodi di pagamento con sistemi sicuri come Paypal, la pagina del pagamento deve utilizzare un protocollo cifrato di comunicazione (riconoscibile sia cliccando sul lucchetto prima dell’indirizzo, che dalla presenza del prefisso https:)
  • Nel sito devono essere riportate la ragione sociale della ditta che vende il biocombustibile, la partita Iva (sul sito dell’Agenzia delle Entrate si può verificare che corrisponda a una azienda realmente esistente) e i contatti (numero di telefono, indirizzo)
  • E’ fondamentale effettuare una ricerca online (siti, forum, social network…) che riguardi recensioni di altri utenti
  • I prezzi eccessivamente bassi sono un campanello d’allarme che suggerirebbe di diffidare da chi li sta proponendo (consiglio applicabile a tutto l’ecommerce in generale)

 

Conclusioni

Quando possibile, preferire l’acquisto di persona, dopo aver visionato i sacchi. Oltre alle certificazioni di qualità a cui abbiamo accennato sopra, infatti, sarebbe meglio verificare che i singoli pellet abbiano una forma il più possibile regolare e cilindrica, che la superficie sia lucida e liscia, e che nei sacchi sia presente una quantità ridottissima di polvere di legno (l’ideale sarebbe nemmeno un granello).

Accertate queste caratteristiche si può procedere all’acquisto senza patemi d’animo. Cosa non sempre possibile con le offerte online.

 

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